
nei nostri processi produttivi impieghiamo solo personale con contratti regolari.
Il nostro ciclo di produzione è basato su criteri di sostenibilità.
Proponiamo solo prodotti di qualità prevalentemente di filiera corta.
Siamo impegnati per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate e
per la diffusione delle culture gastronomiche del mediterraneo
come veicolo di integrazione e di crescita sostenibile.

Chi Siamo
Tobilì nasce nel 2016 dall’idea di una compagine meticcia composta di nativi e migranti in cerca di lavoro, la promozione delle culture gastronomiche del mediterraneo viene come percorso di inserimento lavorativo e come sfida culturale e sociale per contribuire alla costruzione di una società multietnica.
Costituita nel 2016 – è la prima cooperativa di catering etnico in Campania gestita da richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale; sin dalla sua nascita ha avuto l’obiettivo di posizionarsi nel mercato del food and beverage attraverso l’offerta di servizi di catering/banqueting, personale chef e corsi di cucina etnica, come veicolo di integrazione e di contrasto alle discriminazioni e di promozione del dialogo interculturale.
Tobilì, inoltre, ha ricevuto riconoscimenti come miglior start-up da parte di UniCoop Tirreno – Coopfond anno 2016, Premio Imprenditoria giovanile Moneygram Award 2016 e riconoscimento da parte dell’UNHCR anno 2023 e 2024 con l’attribuzione del logo “Welcome. Working for refugee integration”.
La cooperativa in questi anni ha costruito un portafoglio clienti per oltre il 70% costituito da privati, si rivolge al mondo del social eating, per i quali il cibo è considerato il tramite per fare nuovi incontri, nuove esperienze e per conoscere nuove culture e/o usi e costumi di culture presenti sul nostro territorio.
Si rivolge ad aziende che con una forte vocazione per la responsabilità sociale e ad Enti del Terzo Settore. La cooperativa in prevalenza donne provenienti da esperienze di violenza familiare e di tratta o di inoccupazione di lunga durata.
Attualmente Tobilì occupa a tempo pieno con contratto collettivo nazionale 4 donne italiane, 1 iraniana, 1 camerunense titolare di protezione internazionale, un italiano proveniente da un’esperienza di crisi di impresa, un italiano ex detenuto.